Ripartiamo da Cuernavaca
Carissimi fratelli, faccio seguito alle riflessioni della prima parte della Relazione di venerdì passato che è stata introduttiva per favorire un habitat spirituale unita alla liturgia iniziale di apertura del Sinodo. Le riflessioni di ieri di P. Aquilino Bocos Merino hanno illuminato ancora di più il nostro cammino e ci incoraggiano a proseguire nella ricerca di scelte che ci possono dare nuova vitalità ed energia.
Non possiamo non ripartire da Cuernavaca e dalle scelte che il Sinodo del 2008 ha effettuato e dalle indicazioni date, ma per avere una comprensione più completa possibile di quanto accaduto e del suo significato è necessario ripercorrere, anche se velocemente, il “prima” di Cuernavaca.
I Capitoli provinciali celebrati nei due anni tra Sinodo e Sinodo, 2008-2010, sono stati dodici con un ragionevole numero di cambiamenti nei governi provinciali e pertanto è utile ripercorrere i passaggi nell’avanzare del processo di Ristrutturazione perché anche se è vero che la Congregazione si è impegnata per coinvolgere tutti i reli-giosi nel processo, è anche vero che quando si è chiamati al servizio dell’autorità si comprendono e si valutano in modo diverso e più responsabile le fasi del discernimento e le successioni delle scelte operate.
Il germe iniziale del processo di Ristrutturazione è stato gettato nel Capitolo Generale del 2000: “I capitolari hanno avvertito l’esigenza di un rinnovamento delle strutture organizzative della Congregazione.” (D.C. 4.7); “Solidarietà “è la parola scelta per descrivere un nuovo modo di stare insieme come passionisti in missione per la vita del mondo. Realtà nuove esigono risposte “nuove” nella fede. La solidarietà esige da ognuno una profonda conversione di mente e di cuore. … E’ una crescita nella comprensione che la vita è un dono da condividere.” (D.C. 4,6)
Ma la vera e propria indizione del processo è avvenuta nel Sinodo del 2004 nel quale fu riconosciuto come una chiamata di Dio alla conversione e ad una nuova fedeltà creativa alla vita comunitaria, alla missione e alla solidarietà all’interno della Congregazione e come opzione per i poveri.
La Congregazione, Consigli provinciale e comunità, fu messa in uno stato di dialogo e discernimento con le tre parole chiavi: Carisma, Presenza, Missione, che sono stati interpretati in modo profetico e creativo. Gli obiettivi da raggiungere erano: a) co-involgere positivamente ogni religioso nel processo di rinnovamento spirituale e istitu-zionale; b) creare un processo pianificato che aiutasse la Congregazione a camminare unita; c) riformulare oggi la nostra visione passionista per il mondo di domani.
Ringrazio ancora una volta la commissione formata dai P. Denis Travers, P. Nicholas Postlethwaite e P. Adolfo Lippi che in modo illuminato collaborarono con il Consiglio generale [...]
| download | "Relazione del Sup. Generale al XIV Sinodo Gen." (II parte)
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